Le gallerie d’arte hanno sempre giocato un ruolo estremamente delicato e importante per l’intero sistema di produzione dell’arte contemporanea, o almeno di una parte di esso. In breve, si può affermare che le gallerie hanno due funzioni fondamentali: scrematura dell’offerta e produzione. La prima richiede una forte competenza in campo artistico, un grande intuito e la volontà di reperire sul mercato artisti (giovani e meno giovani) che possano rispondere alle esigenze dei propri collezionisti. Il gallerista è colui che riesce ad individuare il talento e inserirlo all’interno di quel sistema di referenze e di valori di acquisto/vendita che oggi contraddistingue il mercato dell’arte.

Individuare il talento però non basta: è necessario fare in modo che l’artista (quello che il gallerista ritiene possa avere un reale valore aggiunto all’interno della produzione artistica) venga valorizzato, cresciuto, talvolta anche indirizzato. Non è un lavoro semplice: avere a che fare con artisti, soprattutto quando giovani, richiede una dedizione e un’attenzione molto forte. Non basta semplicemente scrivere per loro un catalogo e via. È necessario dedicare loro molto tempo, discutere, talvolta litigare e soprattutto sostenerli sia umanamente che finanziariamente.


GALLERIE D’ARTE


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